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CSRD, CSDDD e tassonomia dell’UE: una panoramica

Giovedì 1° giugno 2023, il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sulla due diligence di sostenibilità aziendale (CSDDD). La nuova legislazione richiede alle organizzazioni di valutare e, se necessario, mitigare il loro impatto sull'ambiente e sui diritti umani. La normativa fa parte di un pacchetto di nuove linee guida che interesseranno le aziende nel prossimo futuro. Poiché è facile perdere di vista le varie abbreviazioni, forniamo una panoramica dei tre nuovi quadri normativi più importanti. E: cosa significa per la vostra organizzazione?

Con l'introduzione del Green Deal dell'UE, i requisiti di sostenibilità nelle aziende hanno subito un'accelerazione. Anche le organizzazioni che finora sono state leader nelle pratiche aziendali sostenibili dovranno adottare misure significative per conformarsi alle nuove leggi. I tre cambiamenti più importanti sono l'introduzione della Tassonomia UE, della CSRD e della CSDD.

A prima vista, le tre componenti possono sembrare molto sovrapposte. A un'analisi più attenta, risulta chiaro che ci sono effettivamente molte connessioni tra le tre linee guida. Ma come si presenta in realtà il panorama?

Tassonomia dell'UE  

Cominciamo con la Tassonomia dell'UE. Questo quadro mira a guidare l'UE verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, l'UE vuole facilitare gli investitori e i finanziatori nell'effettuare investimenti "verdi". A tal fine, la Tassonomia UE fornisce un sistema di classificazione che identifica le attività considerate "verdi" dall'UE. Le aziende sono tenute a valutare se svolgono attività in linea con la tassonomia.

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CSDDD vs CSRD vs tassonomia UE

Direttiva sul reporting di sostenibilità aziendale

Come suggerisce il nome, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) definisce le modalità di rendicontazione della sostenibilità da parte delle organizzazioni. Le linee guida che accompagnano la CSRD sono, a oggi, i requisiti di rendicontazione più estesi in questo campo. Il numero di argomenti che possono essere oggetto di rendicontazione è molto ampio (quasi 100). L'obiettivo della nuova normativa è quello di rendere il reporting di sostenibilità delle aziende più affidabile, più facile da confrontare e più trasparente. Per determinare su quali dei 100 temi è necessario rendicontare, le organizzazioni devono valutare i propri impatti (positivi e negativi) per identificare i cosiddetti temi materiali.

Parte della CSRD prevede l'obbligo di includere le informazioni necessarie relative alla tassonomia UE nel vostro rapporto di sostenibilità. Pertanto, l'analisi della Tassonomia UE fa parte dei preparativi per la CSRD.

Un aspetto degno di nota della CSRD è che non impone requisiti sui miglioramenti della sostenibilità che un'organizzazione deve apportare. Siete liberi di stabilire i vostri obiettivi e di determinare i passi da compiere per migliorare la sostenibilità. La CSRD si limita a delineare i prerequisiti per il reporting obbligatorio che le grandi organizzazioni dovranno intraprendere nel campo della sostenibilità.

Due Diligence sulla Sostenibilità

Parliamo ora della legislazione recentemente adottata: la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). A differenza della CSRD, la CSDD impone dei requisiti per quanto riguarda i miglioramenti che le organizzazioni devono apportare al loro impatto sull'ambiente e sui diritti umani. La CSDDD impone alle aziende di valutare i loro impatti negativi in queste due aree e di adottare le misure necessarie per prevenirli o mitigarli.

De relatie tussen CSDDD, CSRD e tassonomia dell'UE

Esistono chiare connessioni tra i tre atti legislativi e potete sfruttarle nei vostri preparativi.

La CSRD può essere considerata il quadro di riferimento generale. Nella preparazione alla rendicontazione CSRD, dovrete anche adottare misure per conformarvi alla CSDD e alla tassonomia UE. Ecco come funziona: Per determinare gli argomenti da rendicontare per la CSRD, conducete una doppia analisi di materialità, che prevede la mappatura delle vostre attività e dei vostri impatti. Ciò rappresenta un'opportunità per affrontare sia l'allineamento delle attività con la tassonomia UE sia la valutazione degli impatti per la CSDD.

Condurre una doppia analisi di materialità può essere piuttosto impegnativo. Ecco perché offriamo un software completamente allineato alle linee guida e progettato in collaborazione con esperti di sostenibilità e contabili. Richiedete una demo qui sotto per vedere come può aiutarvi nei vostri preparativi.

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